Pedro, Kumbulla, Smalling e Borja Mayoral: In quattro nomi possiamo riassumere il prossimo mercato di Roma. Ieri alle 20, l’ultimo campanello della trattativa e l’equilibrio in casa giallorossa era un po ’emaciato. Alla fine del quadro, Fienga è riuscito a piazzare uno sciopero di Smalling (15 milioni) con lo United, assicurando a Fonseca una posizione tanto necessaria. Nel sorriso del portoghese però c’è ancora un po ‘di amarezza perché per completare la squadra servono altri due tiri: un difensore centrale e un esterno. Quanto a quest’ultimo, la Roma ha provato fino in fondo per Shaarawi. C’era un accordo con Shanghai, mentre con il giocatore non c’era nessuno grazie all’eccessiva richiesta di un visto di partecipazione da 16 milioni che era stata ricevuta in Cina. Impossibile quindi mettere in agitazione il Faraone che avrebbe potuto giocare con Spinazzola, Cristante, Pellegrini e Mancini solo in maglia della Nazionale.
Mancano due nomi al prossimo mercato, ma anche i movimenti emessi, seppur tanti, lasciano l’amaro in bocca. La Roma, infatti, non è riuscita a stabilire impegni pesanti come quelli di Bruno Perez, Carsdorp, Jesus e Fazio nonostante la mancanza di offerte. Tutto è stato rifiutato dal dispatcher, il più delle volte dall’entourage dei giocatori. Da Trigoria, invece, valutano decisamente in maniera più positiva l’agilità della squadra che ha visto la partenza di 16 giocatori: Perotti, Florenzi, Kolarov, Under, Olsen, Kluivert, Defrel, Gonalons, Fuzato, Cetin, Coric, Bianda, Bouah, Schick, Riccardi e Antonucci. . Tutto questo in assenza del direttore sportivo che Friedkin dovrà nominare presto per evitare di presentarsi al prossimo mercato senza il manager incaricato delle operazioni di mercato. Perché se i nuovi proprietari avevano scuse diverse per questa finestra, ora è certo che non possono essere catturati e non sono pronti in due mesi e mezzo.
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