I leader dei paesi del Mediterraneo – Grecia, Francia, Spagna, Italia, Cipro, Croazia, Malta, Portogallo e Slovenia – avranno l’opportunità di discutere un’ampia gamma di questioni: dai cambiamenti climatici alle migrazioni.
Il vertice EUMED 9 si svolge oggi ad Atene, in un ambiente internazionale in rapida evoluzione e con sfide crescenti nel “vicinato” mediterraneo.
I leader dei paesi del Mediterraneo – Grecia, Francia, Spagna, Italia, Cipro, Croazia, Malta, Portogallo e Slovenia – avranno l’opportunità di discutere un’ampia gamma di questioni: dai cambiamenti climatici alle migrazioni.
L’incontro arriva in un momento critico, a seguito della decisione di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia di concludere un accordo di sicurezza (denominato “AUKUS” dalle iniziali dei tre Paesi). La mossa provoca cambiamenti nello “scacchiere” diplomatico e apre un dibattito più ampio all’interno dell’UE. per i nuovi saldi che vengono creati. Ad esempio, sono attese con particolare interesse le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron (si segnala che l’Australia ha annullato un contratto quinquennale con la Francia), che ieri ha incontrato il cancelliere tedesco Angela Merkel.
La principale questione del cambiamento climatico sarà in prima linea nelle discussioni dei nove leader e sarà adottata la “Dichiarazione di Atene”. Sarà principalmente una continuazione del dibattito svoltosi a Marsiglia sulla tutela della biodiversità ma anche sulla necessità di una più stretta collaborazione a livello di protezione civile, soprattutto in materia di incendi.
Allo stesso tempo, come indicato ieri dal portavoce del governo Giannis Okonomou, si parlerà di “sfide alla sicurezza nel Mediterraneo che minacciano la sicurezza e la stabilità nella regione e potenziali nuove crisi, come quella migratoria”. I recenti sviluppi in Afghanistan, ad esempio, potrebbero portare a nuovi flussi di rifugiati. È in questo contesto che dovrebbe essere discusso il sostegno dell’UE. Dai paesi vicini in Afghanistan, la necessità di proteggere le frontiere esterne dell’Unione Europea, ma anche il rischio di sfruttamento dell’immigrazione da parte di paesi terzi.
Infatti, le posizioni comuni dei nove leader su tutte le questioni di prima linea si rifletteranno nella dichiarazione politica che concluderà il Vertice UMED. Sui Paesi del Mediterraneo riuniti oggi, il Presidente della Francia Emmanuel Macron, il Presidente di Cipro Nicos Anastasiades, i Primi Ministri della Spagna Pedro Sanchez, il Primo Ministro della Croazia Andrej Plenkovi, il Primo Ministro di Malta Roberto Gabila e l’Ambasciatore di Jaber Gabila del Portogallo Augusto Santos Silva.
Allo stesso tempo, il vertice UMED 9 offre l’opportunità per una serie di contatti bilaterali. Questa mattina Kyriakos Mitsotakis terrà due incontri consecutivi, prima con il Primo Ministro della Croazia, Andrej Plenkovic, e poi con il suo omologo italiano Mario Draghi.
Da segnalare qui che al vertice parteciperà per la prima volta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Oggi, infatti, avrà contatti bilaterali con i Primi ministri di Croazia, Spagna e Italia.
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